Tre giorni di ispirazione, confronto e nuove idee. Partecipare di nuovo al WMF 2025 – il più grande Festival sull’Innovazione Digitale e Sociale – è sempre come aprire una finestra sul futuro, per carpire le trasformazioni che stanno ridisegnando il nostro modo di comunicare, di lavorare e di pensare.
Eravamo presenti anche noi, in mezzo a startup, aziende, creativi, innovatori e professionisti del digitale, con voglia di apprendere e portare a casa stimoli utili per crescere insieme ai nostri clienti.
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Cos’è il WMF?
Nato come evento dedicato al web marketing, oggi il WMF – We Make Future è un vero e proprio acceleratore di futuro. Non solo una fiera, ma un ecosistema che ogni anno riunisce migliaia di persone tra esperti di intelligenza artificiale, nuove tecnologie, sostenibilità, comunicazione, educazione e imprenditorialità. Un evento dal respiro internazionale che unisce business, cultura, musica, arte e formazione continua.
Uno degli aspetti più interessanti? La sua inclusività, sotto molteplici punti di vista: accessibilità, attenzione alla sostenibilità ambientale, valorizzazione dei giovani talenti, pari opportunità, impegno sociale; caratteri che si evidenziano sia nella loro comunicazione, nel loro modo di impostare l’evento e nei suoi dettagli.
Tutto questo fa del WMF un evento diverso da tutti gli altri, dove l’innovazione non è solo tecnologica ma anche e soprattutto umana.
I panel e gli speech del WMF
Durante le tre giornate abbiamo assistito a numerosi interventi e panel che ci hanno fornito sia strumenti che riflessioni.
Ecco alcuni dei temi che ci siamo portati a casa:
Intelligenza Artificiale: tra opportunità e responsabilità
Molto spazio è stato dedicato all’AI ACT, la nuova normativa europea che mira a regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale, ponendo limiti chiari ma anche aprendo nuove prospettive.
Si è discusso di futuro, etica e controllo: l’AI non deve sostituirci, ma potenziarci. La chiave? Usarla con consapevolezza, rimanendo sempre noi al centro.
Video con intelligenza artificiale: creatività aumentata
In un panel molto pratico, è stato mostrato come strumenti tipo Heygen, software per la creazione di video, permettano oggi di realizzare video professionali in modo rapido ed economico. La comparazione tra la produzione tradizionale e quella assistita dall’AI ha messo in evidenza i pro e contro di entrambe le modalità, con una considerazione chiave: l’AI può supportare la creatività, ma il tocco umano resta essenziale per distinguersi.
SEO in evoluzione: tra AI, localizzazione e zero-click
Il mondo della SEO è in costante cambiamento. Al WMF si è parlato molto delle sfide poste dalle nuove funzionalità di Google, come l’AI Overview, e del fenomeno sempre più diffuso dello zero-click search.
Grande attenzione anche alla local SEO: per operare in mercati diversi è fondamentale comprendere le abitudini locali, la lingua, le norme sulla privacy e le logiche di consumo.
AEO: la SEO che risponde alle domande
Un altro concetto chiave emerso è quello di AEO – Answer Engine Optimization, ovvero l’ottimizzazione dei contenuti per rispondere direttamente alle domande degli utenti. Nell’epoca degli assistenti vocali e delle ricerche conversazionali, chi vuole essere trovato online deve essere prima di tutto utile.
Podcast marketing: la voce che conquista
I podcast sono ormai uno strumento di comunicazione maturo e strategico. Si è parlato della loro crescita esponenziale (oltre il 40% degli italiani ascolta podcast) e della loro capacità di creare un rapporto diretto, autentico e duraturo con il pubblico. Si è parlato anche di SEO e di quanto sia importante utilizzare titoli diretti, utili e ricercabili. Per i brand, questo format, è diventato una forma di content marketing che unisce storytelling, competenza e relazione che arriva dritta agli utenti.
Reputazione online: questione (anche) di psicologia
Si è parlato molto anche di branding e in un panel si è toccato il tema della reputazione digitale, analizzata dal punto di vista psicologico. Le percezioni, le emozioni e i meccanismi cognitivi giocano un ruolo chiave nel costruire – o distruggere, alle volte, – la fiducia tra brand e utenti. Per questo serve sempre indirizzarsi verso coerenza, empatia e consapevolezza.
In conclusione
Tornare dal WMF 2025 significa riportare in agenzia una valigia piena di idee, strumenti, dubbi costruttivi e nuove energie. Il mondo della comunicazione cambia ogni giorno molto velocemente e momenti come questi sono fondamentali per restare aggiornati, stimolati e connessi. Perché, come recita il nome stesso del festival, We Make Future… e il futuro si costruisce insieme, un’idea alla volta.