Comunicare con gli avatar AI: un nuovo approccio alla produzione video

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il mondo della comunicazione digitale, e tuttora continua a stupire. Tra le innovazioni più significative c’è l’introduzione degli avatar AI, figure sintetiche che possono parlare, muoversi e interpretare un testo con notevole realismo.
Questa tecnologia offre opportunità concrete per realizzare contenuti video efficaci e accessibili: dalla presentazione di un prodotto alla comunicazione interna, dalla formazione aziendale al supporto clienti.

Breve storia degli avatar nella comunicazione digitale

La storia degli avatar usati nella comunicazione aziendale e digitale è affascinante e rappresenta una vera evoluzione tecnologica e culturale: si parte da figure rudimentali e simboliche fino ad arrivare ad avatar AI fotorealistici, capaci di parlare con la voce campionata di esseri umani, esprimere emozioni e muovere le labbra in sincro perfetto. Ecco una panoramica:

Anni ’90 – L’era degli assistenti virtuali semplici

Clippy (o “la graffetta di Microsoft”)

  • Debutto: 1997, con Microsoft Office 97
  • Funzione: aiutare gli utenti a scrivere lettere o usare funzioni complesse
  • Tecnologia: animazione 2D pre-programmata, con risposte limitate e poco contestuali
  • Percezione: amato e odiato. Simpatico all’inizio, poi giudicato invadente e poco utile

Clippy è stato uno dei primi esempi di “avatar” aziendale usato come interfaccia tra software e utente. Non aveva intelligenza, ma rappresentava un volto umanizzante per un sistema complesso.

Anni 2000 – Gli avatar diventano 3D e più interattivi

Assistenti virtuali in siti web e call center

  • Appaiono su siti istituzionali (es. banche, compagnie telefoniche)
  • Volto femminile generico, parlano con voce sintetica e risposte predefinite
  • Alcuni reagivano ai comandi vocali o clic del mouse
  • Simulavano un contatto umano e alleggerire l’esperienza d’uso, con risultati ancora limitati per mancanza di intelligenza contestuale.

Anni 2010 – Avatar animati per il marketing e l’education

  • Esplosione degli avatar animati nei video
  • Usati per e-learning, spot animati, video tutorial
  • Piattaforme come Vyond o Animaker permettono di creare personaggi in stile cartoon
  • Aumenta la personalizzazione, ma restano figure stilizzate e “narrative”
  • Spesso rappresentano una mascotte aziendale o un facilitatore nei video aziendali.

Dal 2020 – Avatar AI fotorealistici, lipsync e voci umane

  • L’era dell’AI generativa
  • Grazie a tecnologie come Text-to-Speech avanzati, Motion Capture e Generative AI Video, gli avatar oggi:
  • Sono fotorealistici, con occhi, pelle ed espressioni credibili
  • Parlano con voci naturali, spesso campionate da attori veri
  • Sincronizzano il labiale perfettamente con il testo
  • Possono essere personalizzati per incarnare il volto digitale di un brand

GG - AVATAR AI

Oggi e domani – Avatar come asset strategici di brand

Esempi attuali di uso intelligente:

  • Avatar AI di aziende per video tutorial, onboarding o customer care (es. banking, HR, marketing)
  • Speaker digitali per contenuti social, campagne pubblicitarie, presentazioni automatiche
  • Figure "ambasciatrici" del brand, simili a testimonial umani ma scalabili e sempre disponibili

Come cambia la produzione video con gli avatar AI

L’impiego degli avatar AI riduce notevolmente i tempi e i costi di realizzazione di un video. Non servono attori, set, troupe né giornate di riprese. Basta uno script, ben strutturato, e una scelta consapevole di tono, lingua e impostazione: con queste informazioni il sistema genera automaticamente un video pronto per la pubblicazione.

Questo approccio rende la produzione video più snella, modulare e scalabile. Infatti è particolarmente utile per chi ha bisogno di aggiornare spesso i contenuti o declinarli in più lingue e formati.

Gli avatar, inoltre, possono essere anche personalizzati e creati. Per esempio è possibile dare immagini e video ai software per ricreare personaggi reali che si muoveranno in base ai propri movimenti forniti. Naturalmente qualche sbaglio lo fa ancora, ma sicuramente siamo già ad un ottimo livello di realisticità.

Oggi gli avatar aziendali possono essere:

  • Realistici e simili a persone vere (da usare come testimonial digitali)
  • Animati ma dichiaratamente artificiali (mascotte digitali o guide AI)
  • Creati da zero oppure costruiti partendo da un volto reale

L’intervento umano resta essenziale

Nonostante la potenza degli strumenti, la qualità finale dipende ancora dal lavoro umano. Scrivere uno script efficace, curare la terminologia, controllare la pronuncia, personalizzare l’intonazione; tutte attività che richiedono sensibilità, competenza e attenzione.

L’avatar AI è uno strumento, non un sostituto. La differenza tra un video generico e un contenuto davvero comunicativo sta nel tocco umano che lo rifinisce, lo adatta al pubblico e lo rende coerente con l’identità del brand.

Un esempio concreto: un video con avatar sul primo soccorso

Per mostrare le potenzialità degli avatar AI, abbiamo realizzato un video formativo dedicato all’assistenza al primo soccorso.
Il contenuto è rivolto a personale non sanitario e illustra in modo chiaro ed efficace le principali manovre di BLS-D (Basic Life Support con defibrillatore) e la catena della sopravvivenza.

L’avatar guida l’utente attraverso i passaggi fondamentali con una dizione precisa, un lip-sync realistico e un tono rassicurante. Il tutto è stato sviluppato combinando tecnologia e intervento umano, in modo da garantire accuratezza scientifica, semplicità comunicativa e accessibilità didattica.

👉 Guarda il video qui:

La tecnologia al servizio delle idee

In Guermandi crediamo che ogni innovazione debba essere al servizio del messaggio. Gli avatar AI non sono una moda passeggera, ma strumenti versatili che permettono a persone e aziende di comunicare meglio, in meno tempo e con più libertà.

Come sempre, la tecnologia funziona davvero solo quando è accompagnata da competenza, creatività e visione strategica.

La storia degli avatar nella comunicazione è passata da personaggi rudimentali e simpaticamente inutili (come Clippy), a strumenti di branding potenti, versatili e umanamente credibili. Oggi un avatar AI può essere molto più di un aiutante: può diventare il volto digitale del tuo brand, capace di parlare, emozionare, spiegare, vendere.

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