Cos’è Google Meridian?

Negli ultimi mesi si parla sempre più insistentemente di Google Meridian, un nuovo strumento che promette di cambiare il modo in cui le aziende misurano l’efficacia del marketing. Ma di cosa si tratta esattamente? E soprattutto: conviene usarlo?

Cos’è Google Meridian e a cosa serve

Google Meridian è uno strumento open-source di Marketing Mix Modeling (MMM) lanciato a inizio 2025. In parole semplici, serve a capire quanto ciascuna attività di marketing – pubblicità online, spot TV, campagne radio, promozioni in negozio, social media – contribuisca realmente ai risultati di business.

La sua forza è quella di offrire una visione completa: non misura solo il digitale, ma anche i media tradizionali e le azioni offline, aiutando a rispondere a una domanda cruciale per ogni azienda: dove conviene investire il budget per ottenere i migliori ritorni?

Quando vale la pena usare Meridian

Meridian è particolarmente utile per aziende che:

  • investono su più canali contemporaneamente (TV, online, affissioni, radio, ecc.);
  • hanno bisogno di misurare l’impatto delle campagne in diverse aree geografiche;
  • vogliono pianificare il budget in modo più consapevole, simulando scenari alternativi (cosa succederebbe se spostassi il 20% del budget dalla TV a YouTube?).

In altre parole, vale la pena usarlo quando si cercano risposte strategiche di medio-lungo periodo e non solo dati istantanei come i clic o le impression.

Se devo lanciare un nuovo prodotto o servizio, conviene imparare a usare Meridian?

Dipende dall’obiettivo.

Se l’obiettivo è monitorare in tempo reale il successo di una campagna di lancio, strumenti come Google Ads o Analytics restano più rapidi e immediati.

Se invece l’azienda vuole capire, dopo qualche mese, quali canali hanno davvero contribuito alle vendite e come allocare meglio il budget futuro, allora Meridian diventa prezioso. È quindi meno utile per avere risposte “qui e ora” e più potente per impostare strategie solide sul lungo periodo.

Le difficoltà tecniche di Meridian

A differenza di strumenti come Google Analytics o Google Ads, Meridian non ha una interfaccia web pronta all’uso. È un progetto open-source che richiede:

  • installazione su ambienti tecnici (spesso tramite linguaggi come R o Python);
  • competenze statistiche per interpretare correttamente i modelli;
  • una buona preparazione dei dati aziendali, che devono essere puliti e organizzati.

In pratica, non è un software “plug-and-play” che si apre con un click, ma uno strumento avanzato che richiede l’intervento di data analyst o team di marketing con competenze tecniche.

Google Meridian e l’AI: possibile integrazione con Gemini?

È molto probabile che nei prossimi anni Google cerchi di rendere Meridian più accessibile. Una delle ipotesi più discusse è la sua integrazione con Gemini, il sistema di intelligenza artificiale di Google.

Un’eventuale integrazione permetterebbe di semplificare notevolmente l’uso di Meridian, rendendo possibile:

  • porre domande in linguaggio naturale (“mostrami l’impatto della campagna TV sulle vendite in Lombardia”);
  • ricevere raccomandazioni automatiche sull’allocazione del budget;
  • collegare direttamente i risultati MMM con altre piattaforme pubblicitarie di Google.

Al momento non c’è ancora un’integrazione ufficiale, ma la direzione sembra chiara: portare strumenti complessi come il Marketing Mix Modeling a un pubblico più ampio, riducendo le barriere tecniche.

In conclusione

Google Meridian non è un sostituto degli strumenti classici come Analytics o Ads, ma un complemento strategico per capire quali leve di marketing funzionano davvero sul lungo periodo.

È particolarmente adatto ad aziende strutturate, che investono su più canali e vogliono prendere decisioni basate su dati solidi. Oggi richiede competenze tecniche e un po’ di fatica nell’adozione, ma con l’evoluzione dell’AI è probabile che diventi sempre più semplice da usare.

Storie simili

Scoprile tutte

Danimarca e la svolta open‑source: da Office 365 a LibreOffice (e forse Linux)

Danimarca e la svolta open‑source: da Office 365 a LibreOffice (e forse Linux)

Leggi di più
Comunicare con gli avatar AI: un nuovo approccio alla produzione video

Comunicare con gli avatar AI: un nuovo approccio alla produzione video

Leggi di più
Instagram e Google: La nuova era della visibilità per gli account professionali

Instagram e Google: La nuova era della visibilità per gli account professionali

Leggi di più
Entroterre Festival: musica, territori e comunicazione

Entroterre Festival: musica, territori e comunicazione

Leggi di più
Guermandi al WMF 2025: Il futuro si fa presente

Guermandi al WMF 2025: Il futuro si fa presente

Leggi di più